Festa de Noantri
La processione nella Festa de Noantri, della Madonna Fiumarola, nacque spontaneamente dagli anni immediatamente successivi al suo ritrovamento, così come a corollario, c’erano da subito, inevitabili banchetti, sartarelli e feste nei vicoli.
…In realtà il termine vero era “Nojantri”, ma negli anni del regime la proibizione di ogni termine contenenti lettere non tipicamente d’uso italico, la trasformò nell’attuale “Noantri”, da cui “festa de Noantri”, per stigmatizzare l’appartenenza a quella Roma oltre il fiume dove, la Roma dell’altra sponda erano “voantri”.
I Portali di cartapesta e stucco, create da mastri che fecero in seguito fortuna , realizzando sceneggiuature che resero celebre Cinecittà, nel ventennio ne vennero realizzate di estrose e persino belle a vedersi. Qui si legge che nel 30 ancora la festa era de “Nojantri”
Per imbonirsi un rione notoriamente ostile al regime ed a seguito di questa imposizione, in una Trastevere popolare e reazionaria, da sempre riottosa ed invisa a poteri forti, Papa compreso, il Duce ordino’ di incentivare e sponsorizzare la festa de Noantri con coreografie luci,e sponsorizzazioni varie.
..Non ne ebbe certo riscontro, ma gli va comunque ascritto il merito non voluto, di aver incentivato una festa popolare in anni bui.
Anche per questo sarebbe esplosa prepotentemente negli anni successivi al dopoguerra, per raggiungere il massimo dello sfarzo e della notorietà, negli anni della ricostruzione e del Boom .
…Sino ai primi anni 80, dopo i quali iniziò un lento declino dovuto soprattutto alla gentrificazione del popolo trasteverino , a favore di stranieri o forestieri.
Tanti sono gli aneddoti che hanno fatto storia della festa de noantri , il coraggio e la sfrontatezza del popolo oltre Tevere arrivò all’apice a seguito di un cartello posto nel portale visibile in foto, tramandato da più di una fonte.
Questa è quella della nipote di un famoso trasteverino detto:” er Capoccione” …al secolo Amedeo Forti …
<Il ricordo va a quel pomeriggio di goliardia…. I due bellimbusti sfilano come anatre impettite in uniforme e scrutando i giovani del Rione, attaccano il manifesto senza paura alcuna, per poi allontanarsi.
er Caghetta :” Amedè che c’è scritto?…”
Amedeo allora legge… :
“ Trastevere ..Trastevere brilli di tanta luce , veglian su di te Duce, Madonna e Re”…..
Il gruppo si guarda e con uno sguardo già pensa alla risposta.
La mattina dopo proprio di fronte a quel cartello sorgeva uno striscione che diceva così :
” Stufi de tanta luce volemo stà allo scuro pijatevela in culo Duce, Madonna e Re “>>…
La Festa de Noantri è quantunque ancor’oggi, un appuntamento tradizionale che coinvolge tutti gli abitanti del rione Trastevere, insieme ai tanti cittadini romani e ai numerosi turisti.
Cornice popolare a quel che da secoli è il centro e fulcro della festa : i festeggiamenti in onore della Madonna dei fiumaroli, la cui devozione risale a 500 anni fa.
Con l’espressione La Festa de’ Noantri si intende: “di noi altri”, in opposizione a “voi altri che abitate in altri quartieri”.
È la festa in onore della Beata Vergine del Carmelo e si celebra in occasione della Sua ricorrenza liturgica, nel rione Trastevere di Roma.
È senza dubbio una delle feste più sentite dal popolo romano.
Le origini della festa pare risalgano al 1535: si tramanda infatti che dopo una tempesta fu rinvenuta alla foce del Tevere da alcuni pescatori una statua della Vergine Maria scolpita in legno di cedro
La Madonna, per questa ragione è chiamata “Madonna Fiumarola”, fu poi donata ai carmelitani (a cui si deve il titolo “Madonna del Carmine”) della chiesa di San Crisogono a Trastevere (in piazza Sonnino); divenne così la Santa Protettrice dei Trasteverini.
Originariamente fu ospitata in una cappella appositamente costruita dal cardinale Scipione Borghese dove rimase fino al 1890 quando la costruzione venne demolita per far posto alla realizzazione di Viale del Re, ora Viale di Trastevere.
La statua venne quindi trasferita nella chiesa di S. Giovanni dei Genovesi, dove rimase per qualche decennio, prima di essere trasferita definitivamente nella sua sede attuale presso la chiesa di S. Agata a Largo S. Giovanni de Matha.
Secondo la tradizione, la statua lascia la sua dimora nella chiesa di S. Agata solo una volta l’anno: il primo sabato dopo la festa della Beata Vergine del Monte Carmelo che si celebra il 16 luglio.
Ancora oggi, durante la festa l’effigie della Vergine viene portata in processione sia per le strade del rione che in barca lungo il fiume.
Il percorso via terra cambia di volta in volta anche se alcune tappe sono da considerarsi inprenscindibili, quali San Fancesco a Ripa, via e chiesa; via della Luce e piazza Mastai.
Ci sono state processioni anche per tutta la Lungara e Lungaretta sino al San Michele.
Dimenticata da municipio, campidoglio ed altre istituzioni, la festa deve la sua sopravvivenza alla confraternita che strenuamente e spesso senza sussidi fa del suo meglio per dare lustro alla Madonna Fiumarola.
…Facendosi spesso carico di oneri che ultimamente sono superiori agli onori ed alla notorietà.
A differenza di altre processioni di Santi e Madonne che oggigiorno hanno perso vigore al punto di estinguersi, quella Trasteverina mantiene l’orgoglio e la caparbietà , frutto di quel misto popolare tra pagano e bigotto che ne hanno fatto celebre il nome anche oltre i confini nazionali.
.La statua si trova ora nella chiesa di Sant’Agata, nella piazza a metà percorso di via della Lungaretta (piazza S. Giovanni de Matha).
Da qui ogni anno il sabato dopo il 16 luglio (solennità liturgica della Beata Vergine del Monte Carmelo) una statua lignea policroma del XIX secolo che raffigura la Madonna del Carmine viene portata in processione per le vie del rione fino alla chiesa di San Crisogono.
Qui sosta per otto giorni, prima di tornare con un’altra processione nella chiesa di appartenenza. Nel tempo la festa si è trasformata per venire incontro alle esigenze turistiche, perdendo così il suo carattere popolare, ma conservando il suo forte sentimento religioso.
San Crisogono
All’inizio del Viale di Trastevere sorge San Crisogono, chiesa anteriore al 499 e ricostruita nel 1129 per esser successivamente restaurata da Gian Battista Sorìa nel 1626 per cura del cardinale Scipione Caffarelli Borghese ed ancora nel 1866.
La semplice facciata a timpano è preceduta da un ampio portico d’ordine dorico con quattro colonne di granito tra due corpi laterali a lesene, sull’attico del quale vi è una sfilata di vasi, nonché aquile e draghi borghesiani.
Il massiccio campanile romanico (1124) è coronato da un cuspide, al di là del quale si possono vedere il fianco della chiesa e l’abside del XII secolo.
L’interno, basilicale, è diviso da tre navate da ventidue antiche colonne di granito con capitelli di stucco, aggiunti con il restauro apportatovi nel Seicento, e fu decorato da Pietro Cavallini. Alla sua scuola appartiene il mosaico absidale.
Due colonne di porfido, le più grandi che siano a Roma, sorreggono l’arco trionfale. Il bel pavimento cosmatesco ricopre l’intera superficie della chiesa. Nel soffitto seicentesco a grandi lacunari intagliati e dorati con fondo azzurro è posta una copia del “Trionfo di San Crisogono”, magnifica opera del Guercino.
S.Agata
La chiesa deve l’attuale aspetto ai lavori del 1671 immediatamente sospesi, ed a quelli del 1710 portati a termine dall’architetto Giacomo Recalcati.
Già esistente all’inizio del XII secolo, fu lungo il corso degli anni ampiamente ristrutturata. Ha la facciata caratterizzata da un leggero aggetto e dall’inserimento di elementi borrominiani.
All’interno si conserva la veneranda statua lignea della Madonna del Carmine, che è il vero principio motore della Festa de’ Noantri, festa rionale ricorrente nel mese di luglio.
La chiesa viene anche chiamata Sant’Agata “Ad Colle Iacentes” poiché si trova alle falde dei colli Gianicolensi.
S.Maria in Trastevere
La basilica fu probabilmente il primo luogo ufficiale di culto cristiano a Roma. Secondo la leggenda, fu fatta edificare da papa Callisto I nel III secolo e fu terminata da San Giulio.
Ricostruita durante il pontificato di papa Innocenzo II ebbe in seguito decorazioni e restauri, tra cui notevoli quelli promossi da papa Clemente XI (1702) e da papa Pio IX (1870), senza che però la chiesa subisse alterazioni sostanziali.
Molte parti della chiesa risalgono al XII secolo; importanti i mosaici, specialmente quelli dell’abside realizzati da Pietro Cavallini e raffiguranti la “Vita della Vergine”.
Il campanile costruito nel XII secolo ha in cima un piccolo mosaico raffigurante la Vergine. Il portico fu rimodellato nel1702 da Carlo Fontana.
La balaustra è decorata da statue di papi. L’interno basilicale è a tre navate divise da ventuno colonne di granito, di vario diametro, tutte con capitelli ionici e corinzi.
Il ricchissimo soffitto è a lacunari intagliati e dorati e con fondi policromi, su disegno del Domenichino (1617) del quale è la bella tela con “L’Assunta”.
Come ogni anno, si rinnova nel mese di luglio la processione; testimonianza dell’affetto che lega Trastevere alla Madonna del Carmine.
Inizia il 16 luglio, con la Messa pontificale celebrata alle 17, nella chiesa di Sant’Agata, e termina lunedì 30.
La manifestazione, promossa dalla venerabile arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine a Trastevere, prosegue con la tradizionale processione che, sabato alle 18.30, vede portare la statua lignea attraverso le strade del rione Trastevere, a San Crisogono.
Qui rimane per qualche ora e a mezzanotte, con una fiaccolata notturna, viene “riaccompagnata” a Sant’Agata.Il percorso: L.go S. Giovanni de’ Matha, Via della Lungaretta, Via della Luce, Piazza Mastai, Via della Luce, Piazza S. Francesco d’Assisi, Via S. Francesco a Ripa, Via Natale del Grande, Piazza San Cosimato, Via Roma Libera, Via Luciano Manara, Via delle Fratte di Trastevere, Viale Trastevere, Basilica di San Crisogono.
Da oltre 20 anni la processione, oltre ad avere un più lungo percorso, ha di nuovo un solenne rientro in S. Agata, con la seconda processione del lunedì mattina, momento molto sentito dai vecchi abitanti trasteverini; si passa per le strade del rione non percorse il sabato e ci si sofferma presso le chiese del quartiere.
Ciò grazie all’ interessamento del Primicerio trasteverino, già confratello, Monsignor Marcello Giannini che, mediante il suo proficuo impegno sacerdotale e organizzativo, ha consentito di rinvigorire tutte le attività Confraternali.
Processione Fiumarola
Da alcuni anni, seguendo il cammino storico dell’Arciconfraternita viene rievocata la “Processione Fiumarola” a testimonianza del ritrovamento della Statua Sacra.
L’evento viene riproposto a chiusura dell’ottavario. La domenica mattina il Simulacro della Madonna, viene portato dai Confratelli, al punto di imbarco (negli ultimi anni presso il Circolo Canottieri Lazio) e imbarcato su un natante di forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco) che pattugliano ed operano normalmente sul fiume Tevere.
Alla presenza delle massime Autorità Religiose e Civili e da una moltitudine di fedeli, si naviga il fiume Tevere fino a Ponte Garibaldi, dove la Statua, sorretta dai Confratelli, prosegue la processione terrestre verso la Basilica di S. Maria in Trastevere, ove, con una veglia di preghiere, si conclude il pellegrinaggio Mariano.
La Festa de’ Noantri: il programma 2019
Lunedì 15 luglio 2019 – celebrazioni
Ore 09,30
Chiesa di S. Agata S. Messa in onore di Maria con presentazione al Primicerio don Giulio Ramiccia dei nuovi confratelli e consorelle con investitura degli stessi.
Ore 11,00
Chiesa di S. Agata S. Messa in onore di Maria
Ore 17,00
Santa Messa nella chiesa di S. Agata S. Messa in onore di Maria presieduta da S.E. Mons. Gianrico RUZZA, Vescovo Ausiliare di Roma per il Settore Sud.
Ore 18,00
La fanfara della Polizia di Stato a cavallo si esibisce in onore della Madonna in Largo San Giovanni de’ Matha
Sabato 20 luglio
Ore 16,30
S. Messa Pontificale nella Basilica di S. Crisogono presieduta da
S.E. Mons. Daniele LIBANORI Vescovo ausiliario di Roma centro
Ore 17,45
La Sindaca di Roma Capitale rende omaggio alla “Sacra Statua Mariana”.
Ore 18,00
Inizio Tradizionale Processione per le vie di Trastevere, accompagnata dalla Banda Musicale della Polizia Locale di Roma Capitale.
Al termine
La Fanfara dei Bersaglieri rende gli onori alla Madonna all’ entrata della Basilica di S. Crisogono.
Domenica 21 luglio
Ore 20,00
L.go S. Giovanni de’ Matha: Processione notturna di rientro: la Statua della Vergine ritorna nella Chiesa di Sant’Agata.
Domenica 28 luglio
Ore 19,30
Imbarcadero del Circolo Canottieri Lazio e imbarcadero del Circolo Canottieri Roma. Inizio Processione “Madonna Fiumarola” presieduta da S.E. Mons. Gianrico RUZZA, Vescovo Ausiliare di Roma per il Settore Sud.
Arrivo previsto all’ imbarcadero di Calata degli Anguillara (Ponte Garibaldi) per le ore 20,30.
Onori alla Sacra Statua con la partecipazione della Banda musicale della Polizia Locale di Roma Capitale.
A seguire processione terrestre da Piazza G.G. Belli fino alla Basilica di S. Maria in Trastevere dove la Sacra statua rimanefino al lunedì.
Lunedì 29 Luglio
Ore 6,30 S. Messa nella Basilica di S. Maria in Trastevere celebrata da Mons. Marco Gnavi, Prefetto e Parroco di S. Maria in Trastevere.
A seguire processione “Mattutina” di rientro nel Santuario Mariano di Sant’Agata.
Ore 8,30 S. Messa di ringraziamento in Sant’Agata e distribuzione delle rose che vengono benedette durante la S. Messa.